Canali Minisiti ECM

Allattamento al seno e B. infantis: migliora il microbiota

Ginecologia Redazione DottNet | 21/12/2017 15:13

La risposta dallo studio di Frese et al., 2017

Il microbiota intestinale in età precoce svolge un ruolo importante per la salute a lungo termine ed è modellato in gran parte dalla dieta. I probiotici possono contribuire a migliorare la salute, ma non hanno dimostrato di alterare la composizione della comunità del microbioma intestinale.

 I tentativi di correggere la disbiosi intestinale attraverso la somministrazione di probiotici hanno costantemente dimostrato che la colonizzazione è transitoria. Questo studio ha cercato di determinare se con un ciclo iniziale di Bifidobacterium longum subsp. infantis (B. infantis) è possibile ottenere una colonizzazione persistente dell'organismo probiotico nei bambini allattati al seno. Un gruppo di madri ha somministrato B. infantis EVC001 ai loro bambini dal giorno 7 al giorno 28 e al secondo gruppo non sono stati somministrati probiotici. Campioni fecali sono stati raccolti durante i primi 60 giorni postnatali da entrambi i gruppi. I campioni fecali sono stati valutati mediante:

pubblicità

- sequenziamento del gene16S (rRNA) tramite PCR quantitativa,

- misura dell' endotossina, tramite spettrometria di massa.

I neonati con integrazione EVC001 hanno concentrazioni significativamente più elevate di B. infantis e questa differenza persisteva oltre 30 giorni dopo la cessazione della somministrazione. I neonati colonizzati da Bifidobacteriaceae presentavano elevati livelli di endotossina fecale.

Con questo studio è stato scoperto che i neonati allattati al seno possono essere stabilmente colonizzati mediante la somministrazione di B. infantis EVC001, con cambiamenti significativi nella composizione generale del microbiota con persistenza maggiore di un mese. Questa osservazione è coerente con precedenti studi che dimostrano la capacità di questa sottospecie di utilizzare i glicani del latte umano come sostanza nutritiva e sottolinea l'importanza di associare un organismo probiotico ad un substrato specifico. La colonizzazione di B. infantis EVC001 comporta cambiamenti significativi nella composizione del microbiota ed è stata associata a miglioramenti della biochimica fecale. La combinazione di latte umano e Bifidobacterium sp. mostra, per la prima volta, cambiamenti durevoli nel microbioma intestinale umano e sono associati ad una migliore funzionalità.

 Bibliografia:

Frese et al., 2017. Persistence of Supplemented Bifidobacterium longum subsp. infantis EVC001 in Breastfed Infants. mSphere. 2017 Dec 6;2(6). pii: e00501-17. doi: 10.1128/mSphere.00501-17. eCollection 2017 Nov-Dec.

Commenti

I Correlati

Da un mix di molecole anti-neuroinfiammazione riduzione del dolore addominale

"Prevalentemente, tra le forme invasive, stiamo maggiormente osservando polmoniti, anche complicate da versamento pleurico"

L'allarme lanciato dall'organizzazione Peter Pan Odv

Lo ha accertato uno studio internazionale in collaborazione fra l'Università francese Paris-Saclay, e quelle di Padova, Napoli Federico II e altri atenei stranieri

Ti potrebbero interessare

La nausea e il vomito colpiscono in totale il 66% delle donne durante la gravidanza in Italia, un dato che evidenzia la rilevanza numerica di questo disturbo; solo il 25% delle donne con nausea e vomito ha ricevuto un trattamento per contrastare i si

Greco (S.I.d.R.): “Estendere PMA anche a donne single se separate o con partner deceduto”. Gallo (Ass. Coscioni): "Il contenuto rispecchia il documento su cui ha già lavorato il precedente Governo"

L'obiettivo è aiutare le donne ad affrontare il momento delicato del post partum

Laiga: "Se si vuole dare un concreto aiuto alla maternità dopo la nascita, sarebbe più sensato investire tali soldi per rimediare ai gravi tagli al personale sanitario degli ultimi anni"

Ultime News

"Lo svolgimento dell'attività non deve arrecare pregiudizio al corretto e puntuale svolgimento dei propri compiti convenzionali"

Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Plos Biology

Il paziente aveva viaggiato nei Caraibi, virus simile a Dengue,Zika

"Onorata della conferma dal ministro, dovrò rinunciare all’Ordine dei Medici"